Dante, Bologna anni ’80, Anselmi, Ippogrifo… e una stagione luminosa
A metà degli anni ’80, approdai da una città come Ferrara (che per quanto seducente, magica e gravida di un illustre passato, tuttavia restava piuttosto ai margini dei nevralgici e più vivaci centri di cultura… e allora non esisteva internet a cancellare le distanze), ad un polo di fibrillante sapere come l’esuberante Bologna, ed in particolare ad un Dipartimento di Italianistica fra i più prestigiosi di tutta Italia.
Mi trovai, ad un tratto (tout à coup, come direbbe Proust), catapultato sotto i portici, nelle aule universitarie, nella vertigine briosa ed energica delle lezioni di personaggi del calibro di Ezio Raimondi, Emilio Pasquini, Carlo Ginzburg, Maria Ottani Cavina, Guido Guglielmi, Mario Lavagetto, Maria Luisa Altieri Biagi, Umberto Eco, Piero Camporesi, Giancarlo Giardina…
Non è difficile immaginare cosa potesse significare per un giovane di belle speranze, sognatore e ambizioso, ma anche piuttosto ingenuo e maldestro, immergersi in quel clima spumeggiante, dove si lavorava la fucina più elevata della cultura. Fu allora che seguii il corso di letteratura umanistica ed entrai in contatto con un altro dei cervelli illustri di quell’Ateneo, il prof Gian Mario Anselmi, col quale poi mi laureai sul Tasso e continuai negli anni ad intrattenere un rapporto di collaborazione, che si è concretizzato in alcune pubblicazioni, ma soprattutto in una sinergia di idee ed amicizia di cui sono onorato. Ricordo ancora con emozione il momento in cui il mio Maestro mi invitò a passare dal “lei” al “tu”, a simboleggiare, virgilianamente, una sorta di guado culturale.
È dunque con grande piacere che oggi, dopo più di trent’anni da quella prima conoscenza e dopo un cammino assieme di cui sono fiero, Gian Mario Anselmi omaggia la nostra associazione Ippogrifo di una lezione su Dante e l’horror, che si terrà mercoledì 26 maggio alle ore 18 sulla piattaforma on line dell’associazione.
Sarà per tutti noi un momento di condivisione culturale, piacevole intrattenimento e coronamento di un importante legame intellettuale: un dono prezioso per un’associazione culturale che dal 2016 opera con volontariato e professionalità nella direzione della promozione culturale.
Grazie!