Ci sono due ingressi per entrare nella costruzione di un’opera letteraria: la porta principale e la porta secondaria.
Entrare nella porta principale significa affrontare i temi centrali, mettersi di fronte al sentiero maestro che la cattedrale ti apre, confrontandoti con gli argomenti e le riflessioni esplicitamente dichiarate.
Ma esiste anche la porta secondaria, forse meno frequentata, ma non meno suggestiva e accattivante, perché è un accesso furtivo, trasversale, sghembo, ricco di aspettative.
L’esplorazione dei saggi, che vengono presentati in questa sezione, privilegia l’accesso secondario: l’attenzione alle allusioni, ai giochi di parole, ai riferimenti nascosti dietro le pagine: il non detto, piuttosto che le dichiarazioni esplicite.